GLI OCCHIALI D’ORO

14 ottobre 2016 - ore 20.30

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di Giorgio Bassani

adattato e letto da Sandro Lombardi

accompagnato al violoncello da Dagmar Bathmann

produzione Compagnia Lombardi Tiezzi

 

PRIMA REGIONALE

Durata

90 minuti senza intervallo

Presso

Teatro Comunale Giuseppe Verdi

Via S. Giovanni 4.

34015 - Muggia (TS)

Seconda delle Cinque storie ferraresi, e risalente al 1958, Gli occhiali d’oro rievoca con straordinaria forza poetica la Ferrara alto borghese, affascinante ma già segnata sinistramente dal fascismo in cui un giovane studente ebreo – la voce narrante del breve romanzo – intreccia la sua esistenza con quella di un maturo e stimato otorinolaringoiatra di origini veneziane, Athos Fadigati, prediletto dalle migliori famiglie cittadine per la sua cultura, umanità, raffinatezza e squisitezza professionali.

Si scoprirà però presto che il solitario professionista presenta delle stranezze di comportamento dapprima inspiegabili e infine comprensibilissime: è un omosessuale. Una colpa che l’Italia mussoliniana non poteva certo tollerare, a meno che non fosse nascosta e invisibile. E tale resta per anni, finché il medico non commetterà l’azione più inammissibile: esibire la sua relazione con un giovane tanto bello quanto spregevole. A poco a poco il giovane studente, dietro il quale non è difficile ravvisare Bassani stesso, scoprirà dietro la facciata di specchiata rispettabilità del dottor Fadigati quell’abisso di solitudine e disperazione cui la sua condizione lo condannava.

Tra i due, ostracizzato l’uno per la sua sessualità diversa, l’altro per il suo essere ebreo, si salda un’amicizia straziante e commovente.

L’accostamento bassaniano tra le due diversità, quella razziale e quella sessuale, è il punto di forza poetico del libro che si snoda tra le vie di Ferrara, le spiagge di Cesenatico e l’Università di Bologna.

 

GIORGIO BASSANI (1916-2000) trascorse l’infanzia e l’adolescenza a Ferrara, che resterà per sempre nel suo cuore e diverrà il teatro delle sue creazioni letterarie. Partecipò alla Resistenza e dopo la guerra si dedicò alla vita culturale come narratore e poeta ma anche come consulente editoriale della casa editrice Feltrinelli e vicedirettore della Rai. Fra le sue opere: Il giardino dei Finzi-Contini, Dietro la porta, L’airone, L’odore del fieno.

 

SANDRO LOMBARDI (1951) attore e scrittore, ha interpretato, con la regia di Tiezzi, testi di Beckett, Bernhard, Brecht, Cechov, Luzi, Manzoni, Pasolini, Pirandello, Schnitzler. Per quattro volte, tra 1988 e 2002, ha ricevuto il Premio Ubu per la migliore interpretazione maschile dell’anno. Ha lavorato, tra gli altri, con Fabrizio Arcuri, Marco Baliani, Nicola Bellucci, Alessandro Benvenuti, Furio Bordon, Arturo Cirillo, Giancarlo Cobelli, Giovanni Fago, Rainer W. Fassbinder, Nico Garrone, Roberto Latini, Piero Maccarinelli, Mario Martone, Riccardo Muti, Carlo Quartucci, Luca Ronconi, Paolo Rosa, Virgilio Sieni, Fabrizio Sinisi, Jeffrey Tate, Fabio Vacchi, Robert Wilson. È autore del saggio autobiografico Gli anni felici (Garzanti 2004), del romanzo breve Le mani sull’amore (Feltrinelli 2009) e del racconto lungo Queste assolate tenebre (Lindau 2015). Ha curato, per Zanichelli, la sezione Teatro dell’antologia letteraria per le scuole medie superiori Testi e Immaginazione, 2014. La sua ultima pubblicazione è Puro teatro, per le edizioni Cue Press.

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